Tu ci vai in biblioteca?
Biblioteche del presente, del futuro e del passato, tu come la vedi?!
Clementina va in giro racconta di genitorialità e famiglie, con tutte le sue sfumature, difficoltà e colori. Una volta al mese bussiamo alle vostre caselle mail con attività da condividere con y più piccolə, che parlano di natura e semplicità, vi faremo cucinare insieme, saremo casa per le voci che guardano il mondo a misura di bambinə e di famiglie.
“Quando leggiamo accade che immediatamente cominciamo a essere degli umani migliori.”
(laRivista / Appunti sulla biblioteca contemporanea - CheFare)
Cose che accadono in Clementina.
Siamo scrivendo le interviste che vorremmo portare aventi questa estate e definendo la comunicazione del nostro lavoro insieme, scrivere a quattro mani si fa interessante.
In questa newsletter troverai:
Pensieri e speranze per la biblioteca.
La biblioteca e noi.
Approfondimenti che condividiamo.
La ricetta “disegnata”.
Comodino: tre libri per te da noi.
A Clementina piace.
In biblioteca ci vai mai?
Oggi iniziamo a parlare di biblioteche, un primo passo in un territorio denso che sarebbe bello affrontare da più punti di vista, iniziamo così.
A volte occorre superare quel velo di soggezione che può nascere all’idea di ritrovarsi tra scaffali impolverati e persone con gli occhiali che si siedono a tavoli scarsamente illuminati. La biblioteca in realtà è un luogo carico di potenziale; è democratica, rende la cultura accessibile a tutti; è un luogo franco dove puoi leggere e scoprire tutti i testi che vuoi senza giudizio e senza sborsare un soldo. Osservare una biblioteca ti racconta tanto della salute di una società, dare libero spazio al coinvolgimento culturale delle persone è sinonimo di desiderio di autonomia di pensiero, di crescita e coinvolgimento critico dey propry cittadiny. Possiamo immaginarci la biblioteca dei nostri sogni, più familiare e raccolta o ampia, moderna, ma la biblioteca sarà sempre un luogo inclusivo, dove scoprirsi e scoprire, in cui chiunque è ammesso, dove vige il rispetto tra le persone, delle cose e dello spazio, un’utopia sociale che diventa realtà, ci piace anche per questo.
Osserva lo spazio, osserva il popolo che la abita, gly anziany che si radunano, le bambine e i bambini piccolissimi e i loro genitori stanchi che ascoltano racconti ad alta voce, lə adolescentə che si aggirano goffy tra gli scaffali, qualcunə con più confidenza con lo spazio, qualche altrə calatə dalla luna.
Noi ci sentiamo accolte da quelle mura, ci sentiamo di abitare uno spazio capace di soddisfare le nostre necessità di raccoglimento e sfamare la nostra curiosità. Ci sentiamo parti di una rivoluzione culturale che anima il mondo del futuro che ci piace.
La biblioteca è un luogo che merita molto più attenzione di quella che ha in Italia e forse prima di tutto dovremmo impegnarci noi ad abitarla senza timidezze e metterla al centro, come un cantiere civico, che dia vita ad un cantiere culturale e sociale di progettazione.
Noi e la biblioteca
Preparando questa newsletter ci siamo confrontate su cosa fosse per noi la biblioteca. Oggi siamo tutte e due appassionate lettrici, stare in mezzo ai libri ci da serenità e la libreria è il luogo in cui spendiamo volentieri i nostri risparmi. Ma prima, come è iniziato il nostro rapporto con la lettura? Ci siamo immaginate una specie di intervista doppia e sarebbe bello se anche tu avessi voglia di mandarci le tue risposte. Siamo sicure che emergeranno preziose differenze anche se alla fine la passione è la stessa.
Quali sono i tuoi ricordi legati alle biblioteche?
M: La prima biblioteca che ricordo è quella di classe alle elementari, ognuno portava un libro e ogni mese potevamo scegliere cosa ci ispirava di più.
F: Ho scoperto davvero la biblioteca con la maturità. Per me era un luogo in cui condividere le apprensioni, le merende, lo studio (poco). Un periodo davvero speciale.
Andavi in biblioteca quando eri piccola?
M: Ci portavano qualche volta alla biblioteca del Comune che era insieme al Museo Marinaro, non credo ci fosse una grande selezione di libri per bambini… mi ricordo il silenzio, l’odore un po’ stantio e la spiegazione su come compilare le schedine…
F: Mai, non c’era l’abitudine né di andare in biblioteca né il libreria. Mi chiedo come sarebbe stato il mio rapporto con la lettura allora. Con i libri ci siamo incontrati più avanti ma ci siamo piaciuti molto.
Avevate una biblioteca di classe?
M: Sì, come dicevo è il primo vero ricordo che ho con la biblioteca, non so esattamente da che anno fosse partita, ma mi ricordo che mi piaceva moltissimo prendere i libri degli altri.
F: Ricordo una biblioteca scolastica alle scuole medie dove in realtà non metteva piede nessuno. Un vero peccato con il senno di poi.
Ti ricordi il primo libro che hai letto?
M: L’incredibile storia di Lavinia, me lo regalò mia mamma forse in seconda o terza elementare e mi ricordo ancora che incredula lessi 2 o 3 volte la parola cacca perché non potevo crederci che era proprio di quello che il libro parlava. Per Bianca Pitzorno ho un amore che dura ancora adesso.
F: Ma che nano ti salta in testa, è il libro che mi ha seguita in tutti i miei traslochi. Non so se sia stato il primo, ma è quello che è rimasto. Più che la storia mi porto dietro le emozioni che ho sentito nel leggerla. Ora lo sto riscoprendo con Martino, l’effetto è decisamente diverso, ma rimane un dolce ricordo della me piccolina.
Che rapporto avevi con i libri?
M: Leggevo, leggevo, leggevo sempre dalle elementari in poi, di tutto senza tanti criteri, poi crescendo ho fatto periodi in cui seguivo autori e tematiche. Ora sono in un momento in cui leggo al 99% autrici e cerco di mischiare saggi a narrativa.
F: Ho iniziato godere della lettura autonoma a dodici anni, libretti semplici di cui non ricordo il nome. Sono diventata una lettrice appassionata da grande, pochi libri russi nella mia storia precedente, ma tanta curiosità per le avventure.
Tua mamma/ papà ti leggevano libri alla sera?
M: Sai che non mi ricordo? Secondo me no, guardavamo film tutti insieme, ma non mi ricordo che mi leggessero libri, sicuramente non mio papà. Non ho un ricordo particolare legato a questa cosa. Chiederò a mia mamma :)
F: La famosa invasione degli orsi in Sicilia e Le avventure di Pinocchio sono i libri di cui mi ricordo di più, ma la lettura serale per me è sempre stata preziosa. ricordo l’odore della crema da notte di mi mamma e la sensazione di coccola e pace.
Come ti approcci alla lettura con i tuoi bambini?
M: Leggere insieme è sempre stato un momento speciale, sia quando Petra era piccolissima che ora che è più grande. Alla sera, a turno io e Alessio le leggiamo qualcosa. In questo momento io e lei stiamo leggendo Marnie Midnight e con Alessio Diary of a Wimpy Kid.
F: Diventando mamma ho scoperto gli albi illustrati, un regalo per la mia anima e una dannazione per il mio portafogli. Leggiamo, tanto, insieme.
Andate in biblioteca?
M: Sì, spesso. La biblioteca per noi è sempre stato un posto dove passare qualche ora, soprattutto quando Petra era piccolina e magari c’erano giornate grigie e lunghe, la biblioteca ci ha salvato da più di un pomeriggio di noia.
F: Ci piace andare in biblioteca, curiosare, prendere in prestito. A volte i troppi stimoli non facilitano la scelta ma si va sempre a casa con qualche libro. Qualche scelta sarà memorabile, qualche altra verrà letta e riconsegnata senza grandi passioni nel mezzo, e va bene così.
Come vive la lettura Martino/ Petra?
M: Con Petra ho capito che la lettura è un processo, che non per tutti è uguale e che non bisogna forzare. Ha iniziato con calma a leggere da sola, ora spesso al Sabato mattina se ne sta a letto sotto il piumone a leggersi i suoi libri preferiti.
F: Martino sta iniziando ora a scoprire la possibilità di leggere il mondo. Per ora è sempre stata una lettura ad alta voce e i momenti che ci siamo ritagliati sono stati speciali. Sono curiosa di vedere come la lettura in autonomia si inserirà nella sua vita.
Racconto biblioteche Italia e Dk.
M: Qui ci sono biblioteche di tutti i tipi, c’è il Black Diamond, dove vado a studiare, che praticamente è un monumento. Ci sono le mini biblioteche locali come quella sotto casa nostra dove andiamo con Petra. Ci sono quelle che sono dei centri culturali dove si può anche mangiare e magari hanno anche un centro sportivo annesso. Insomma, anche in confronto alle biblioteche di quartiere che frequentavamo a Londra qui mi sembra ci sia una cura e un’attenzione speciale nei confronti di questi luoghi.
F: Io ora in biblioteca lavoro, per comodità logistica mi ritaglio uno spazio ad un tavolino che guarda il verde e mi concentro. Lavorare tra i libri rimane per me speciale, come se facessi parte di loro. In Italia la biblioteca ha ancora molta strada da fare, c’è tantissimo potenziale per farla diventare la casa della cultura moderna. Sono fiduciosa di vedere cosa sarà.
Ci piace andare a fondo sulle cose e qui puoi farlo anche tu
“Se un bambino che vive in una famiglia con poche risorse economiche, in una casa senza libri, incontra una biblioteca, la sua vita può prendere una piega completamente diversa. Questo dovremmo urlare.” Che fare La rivista
“Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di scoprire il mondo.” Progetto Nati per leggere
“Dokk1 è stata descritta come esempio di biblioteca ideale, un luogo in cui le persone non si limitano a prendere in prestito e leggere i libri ma passano del tempo, si incontrano, si rilassano e costruiscono in qualche modo una comunità.” Il caso Aarhus , la biblioteca più grande della Scandinavia.
“Pensato come spazio dove i cittadini possano non solo leggere e studiare, ma anche incontrarsi, assistere ad eventi e spettacoli,” LocHal , la biblioteca è sempre più sociale.
“Comunicare bene per investire sul futuro” biblioteca Venaria reale
“Ruolo cruciale che le biblioteche possono giocare a supporto dell’educazione civica digitale e della diffusione di una sempre maggior consapevolezza nel corretto utilizzo del digitale” Sapere digitale
Una ricetta per voi
Una ricetta disegnata? Biscottini da mangiare mentre sfogli il libro di Beatrice Alemagna Che cos’è un bambino, oppure prima lo sfogliate e poi traete spunto per creare facce buffe, a voi la scelta.
Ingredienti: 175g farina tipo 2 . 75g farina di mandorle . 110g burro . 150g zucchero di canna . 1 bacello di vaniglia . 1 uova . 1 piz lievito . 1 piz sale . cioccolato fuso
Procedimento: mescola farina con il lievito e il sale. A parte sbatti il burro con lo zucchero e la vaniglia finché è soffice e aggiungi l’uovo. Aggiungi le farine e mescola energicamente. Fai riposare in frigo per un’ora.
Stendi la pasta 4 mm e ritaglia in cerchi da 3cm, disegna le facce con uno stuzzichino.
Inforna in forno caldo a 175°C per 8 -12 minuti.
Sciogli il cioccolato a bagno maria e disegna i capelli. Lascia raffreddare. Conservali in scatola chiusa.
Comodino
Libri e biblioteche?! Oggi ci divertiamo! (Noi coi libri ci divertiamo sempre ma oggi ancora di più)
Matilda, di Roald Dahl, illustrato da Quentin Blake, Ed. Salani. Matilda è una bimba intellettualmente dotata che non sopporta le ingiustizie.
Tilly e il treno dei libri perduti di Anna James (Autrice) Francesca Crescentini (Traduttrice) Garzanti, 2023. Tilly ha un dono speciale: è una librovaga, ossia ha il potere di entrare nel mondo dei libri, un mondo magico e incredibile.
Nat e il segreto di Eleonora Nat riceve in eredità dalla zia Eleonora una biblioteca e tutti i libri che essa contiene. Di notte, gli eroi dei volumi prendono vita e il compito di Nat sarà quello di leggere e pronunciare una frase magica per permettere alle fiabe di vivere ancora e di far sognare i bambini, ma Nat non ha ancora imparato a leggere.
Qual’è l’ultimo libro che avete preso in prestito? Siamo sempre felici di ricevere nuovi spunti e poter correre in biblioteca.
A Clementina piace
Attività che vogliamo portare alla tua attenzione, come spunto, perché siano conosciute e riconosciute..
“L’unica libreria indipendente di libri illustrati, di tutti i generi, da tutto il mondo, per tutte le età.” Si descrivono così, come non amarle profondamente. Anche loro avrebbero da dire molto sul tema di questa newsletter, chissà che non ci venga voglia di farle un’intervista.
Se questa newsletter ti piace e ti farebbe piacere avere sempre più contenuti approfonditi e ricchi puoi darci una supporto :) Grazie!
Clementina è un progetto pensato, desiderato e realizzato da Marina e Francesca. Facciamo foto, ci occupiamo di cibo, comunicazione e grafica. Ricerchiamo i libri, la natura, la spontaneità e la cura per respirare aria buona.
Abbiamo fatto nascere Clementina per creare un contenitore in cui raccogliere tutte le voci che raccontano la famiglia che ci piace, fatta di visi colorati, bambinə arruffatə, adulti a testa in giù e zaini ricolmi.
Vuoi raccontarci una realtà che secondo te sarebbe bello far conoscere o raccontare? Hai qualcosa di tuo da condividere?