Clementina va in giro racconta di genitorialità e famiglie, con tutte le sue sfumature, difficoltà e colori. Una volta al mese bussiamo alle vostre caselle mail con attività da condividere con y più piccolə, che parlano di natura e semplicità, vi faremo cucinare insieme, saremo casa per le voci che guardano il mondo a misura di bambinə e di famiglie.
“Life is a scavenger hunt.”
(Keri Smith)
La vita è una caccia al tesoro, così ci spinge a osservare il mondo Keri Smith e noi non possiamo che cogliere la proposta e farla nostra. Ogni passo un indizio che porta alla tappa successiva; strade che si costruiscono un tassello dopo l’altro.
Clementina ha lavorato sotto la superficie -ci piace lavorare sotto la superficie- si è osservata. Ci siamo interrogate sulla strada che vorremmo percorrere durante questo percorso e qualcosa ci faceva sempre arrivare ad un punto, lo stesso. La voglia di raccontare storie, storie che parlano di rispetto, parità, riconoscimento delle differenze; storie che raccontano la voglia di prendersi cura di se stessi e del di fuori. Storie piccole e grandi che fanno parte del mondo che vorremmo vedere e coltivare.
Ci piace raccontare attraverso le immagini, la via che ci viene meglio, perché crediamo che il potere comunicativo di quello che si coglie a prima vista abbia la capacità di rimanere sotto pelle ancora prima di quello che si legge.
È venuto naturale evolvere in qualcosa che parlasse di questo lavoro e così abbiamo iniziato a scrivere quello che sappiamo fare e che ci piacerebbe portare nelle comunicazione delle vostre attività. È stato emozionante e spontaneo portare alla luce la pagina dei servizi e oggi la facciamo davvero uscire allo scoperto. Come una nuova tappa della nostra caccia al tesoro.
Passare attraverso l’inverno.
A me le stagioni servono tutte, certo, a volte impreco per il caldo, devo curare i geloni per il freddo ma ho bisogno del ritmo che mi da il loro variare. In un podcast di qualche mese fa di cui non ricordo il nome, avevo ascoltato come il bioritmo dell’essere umano ha bisogno di un periodo di “letargo”, in cui le energie sono al risparmio, ci si raccoglie e ricarica e io non so se sia la luce ridotta, la temperatura, l’abitudine o l’indole, ma in questa necessità mi ci ritrovo parecchio. In questo periodo alterniamo la voglia di rannicchiarci tutti sul divano e guardare un film con una scodella di pop corn, alla necessità di camminare all’aria aperta, sentire il freddo sulle guance e vedere i nasi che si arrossano. E così le giornate trascorrono tra cucina, lavori manuali e giochi da tavola uniti a qualche corsa nei prati nelle ore più calde. Camminare nei boschi, vivere la natura anche durante l’inverno è un regalo che dovremmo farci tutti più spesso, la pelle si nutre del sole e i polmoni respirano aria buona. Certo richiede qualche preparazione, più adattamento, bisogna uscire equipaggiati, caldi, se si mangia all’aria aperta è un’attenzione preziosa ricordarci il termos per una tisana che ci scaldi cuore e mani.
C’è una challange che si chiama “1000 Hours Outisde” -1000 ore all’aria aperta- che ha lo “scopo” di farci trascorrere mille ore del nostro tempo in un anno facendo attività senza un tetto sulla testa, non so se la conosci. Non mi interessa parlatene in merito alla challange in sé, nessuno vuole mettere pressione a qualcun altro, ma come spunto per osservarsi. La challange possono avere senso quando si desidera inserire nuove abitudini e farlo attraverso il gioco, coinvolgendo i bambini, tenendo traccia del tempo passato fuori insieme è più divertente e stimolante per tutti. “Quando quadratini siamo stati all’aperto oggi?” . Il messaggio che passa è che uscire anche con il freddo si può ed è pieno di scoperte, spesso siamo noi adulti a limitare le loro iniziative, e anche con i bimbi più casalinghi l’idea di unire il gioco all’uscita può essere più stimolante. Racconta bene il progetto Silvia Benedet,
, in un articolo del suo blog.Ti lascio una lista di quello che ci piace portarci durante le esplorazioni, a volte ci riusciamo, a volte ci dimentichiamo tutto in macchina! Sarebbe bello sapere come partite equipaggiati voi.
Un cestino piccolo da agganciare allo zaino, una lente di ingrandimento, dei fili o cordini, qualche moschettone, un piccolo contenitore, un personaggio dei boschi.
Cosa dici è passata quella vocina che ti fa dire “non usciamo che fa freddo”?! Ne parlano anche Uppa, l’Università della Pennsylvania e la Montessori Academy Insomma ci si ammala più dentro che fuori.
Una ricetta per voi
La ricetta di oggi è speciale, ci è stata donata da una persona delicata, con un occhio sul mondo che condividiamo.
, food writer e autrice, ci racconta la ricetta della sua Zuppa di Miso, la troverete nel suo libro Gohan, la cucina giapponese quotidiana, ed. Slow Food, in vendita in italiano da settembre.Grazie Emiko!
Zuppa di miso
Questa zuppa viene preparata sempre per colazione in Giappone. Mia nonna la faceva diversa ogni giorno, con ingredienti di stagione, con diversi miso (chiaro, marrone, rosso, hanno tutti gusti un po’ diversi), quindi non è mai la stessa zuppa, non si stanca mai di mangiarlo. È stata la prima ricetta che mia mamma mi ha insegnato da bambina, è così semplice da preparare, c’è solo un segreto: il miso non deve essere mai bollito. Perde il suo sapore di umami e anche i nutrienti preziosi.
Qui suggerisco patate e cipolla perché è una combinazione classica e scommetto che avete tutti questi due ingredienti a casa. Ma potete fare questa zuppa con i vostri ingredienti preferiti. Alcuni altri combinazioni che adoro sono: tofu e wakame; vongole e cipollotti; funghi, specialmente chiodini o shiitake; zucca e cipolla; cavolo e carota; daikon e tofu. Le verdure come carote e daikon vanno tagliati in fiammiferi, mentre tofu e zucca in cubetti, sempre in piccoli pezzi così cuoce velocemente.
Ingredienti:
1 patata piccola, tagliata in fette fini e poi in quattro
500 ml di dashi (acqua con la polvere di dashi sciolta dentro va bene)
1/4 cipolla, tagliata in fette fini
3-4 cucchiai generosi di miso
Mettere il dashi, freddo, in una pentola piccola insieme alla patata e portare a bollore. Cuocere per 5 minuti poi aggiungete la cipolla e continuare a cuocere finche la cipolla non è trasparente e tenere, altri 3-5 minuti. Spegnere il fuoco e aggiungete il miso (il modo più facile di farlo è dentro un colino piccolo a maglia fine, tipo per le tisane, e scioglierlo con l’aiuto di un cucchiaio dentro la zuppa. Assaggiate, se non è abbastanza gustosa, aggiungete un’altro cucchiaio di miso. Se è troppo forte, aggiungete un po’ di acqua.
Comodino
Ah i libri che passione! Gli albi illustrati poi ci creano dipendenza, abbiamo una piccola passione per la comunicazione visiva se non si era capito. E così ecco i nostri tre libri per questo primo inverno di Clementina.
La casa invernale dell’orso, di John Yeoman, illustrato da Quentin Blake, Ed. CameloZampa, 2013. Un orso si prepara al letargo e si trova a doversi conforntare con gli altri animali che non lo capiscono.
Bosco di rovo - storia d’inverno, di Jill Barklem, Ed. Edizioni EL, 2013 (prima edizione 1980). La neve ricopre tutto e i topini collaborano per organizzare uno speciale ballo.
In giro per il mondo, di Richard Scarry, Ed. Mondadori, 2019. Per esplorare i suoi disegni nei giorni piovosi e immaginare destinazioni di vacanza
Con che libri accompagnate il vostro inverno? Siamo sempre felici di ricevere nuovi spunti e poter correre in biblioteca.
A Clementina piace
Lista dei desideri, cose che abbiamo comprato, la nostra ricerca di brand sostenibili.
È un’azienda catalana di piccoli giochi in legno per il gioco libero. Ci piace tutto di loro, l’idea alla base del progetto, la ricerca della sostenibilità, la comunicazione grafica, la cura con cui ogni pezzo viene prodotto.
Da dove iniziare? Senza dubbio da un Lucky Lucky. Che la caccia al tesoro abbia inizio.
Clementina è un progetto pensato, desiderato e realizzato da Marina e Francesca. Facciamo foto, ci occupiamo di cibo, comunicazione e grafica. Ricerchiamo i libri, la natura, la spontaneità e la cura per respirare aria buona.
Abbiamo fatto nascere Clementina per creare un contenitore in cui raccogliere tutte le voci che raccontano la famiglia che ci piace, fatta di visi colorati, bambinə arruffatə, adulti a testa in giù e zaini ricolmi.
Vuoi raccontarci una realtà che secondo te sarebbe bello far conoscere o raccontare? Hai qualcosa di tuo da condividere?
La vostra newsletter è una coccola, mi dà sempre la sensazione di un maglione da infilarmi per starci comoda e calda. Ed è anche piena di piccole belle scoperte, come un'esplorazione: mi sono segnata uno dei tre albi e i giochi di legno.
Che meraviglia ragazze, dalla citazione di Keri Smith che nella sua semplice profondità mi fa venire i brividi, alla ricetta della zuppa di Miso (ho una passione per il cibo giapponese) che adesso devo assolutamente preparare!
La vostra newsletter si legge con una bella copertina calda addosso e la tisana fumante.